BALLERINE SI DIVENTA: L’IMPORTANZA DELLA DANZA NEI BAMBINI

Nel processo di sviluppo psico-motorio dei bambini, possiamo certamente affermare che dopo la scuola uno degli aspetti più importanti è la pratica di attività sportive.
Ma a questo punto è opportuno domandarsi:
la danza può essere considerata una disciplina sportiva?
E nel caso, quale può essere il suo ruolo nel processo di crescita dei bambini?

La risposta alla prima domanda è senz’altro un sì;
sì perché per imparare ad eseguire i passi di danza in modo corretto, occorre maturare progressivamente una preparazione che consta di tanti esercizi isometrici che tonificano e sviluppano il sistema muscolare senza produrre sovraccarichi dannosi.

Inoltre l’acquisizione delle abilità necessarie a compiere determinati esercizi si accompagna idealmente con il grado di maturazione e crescita corporea del bambino.
Per di più, altra caratteristica fondamentale dello studio della danza sono gli innumerevoli benefici fisici dati da una postura corretta, equilibrio e armonia dei movimenti, padronanza dello spazio e infine anche uno spiccato senso del ritmo.

Uniche avvertenze riguardano bambini che soffrano di disturbi alla colonna vertebrale, per i quali da parte delle insegnanti sarà importante prestare attenzione e fargli svolgere esercizi volti a contrastare l’iperlordosi lombare.

La risposta alla seconda domanda è ancora una volta positiva perché la pratica della danza produce effetti positivi nel processo di crescita dei bambini di gran lunga superiori a quello che si può immaginare.

Prima di tutto perché rappresenta un vero e proprio percorso culturale e artistico, un mezzo formativo completo che attraverso l’apprendimento di nuovi passi e tecniche, aumenta la sensibilità verso le forme della creatività e dell’estetica, l’abitudine a cercare di migliorarsi, e persino lo sviluppo della memoria.

Inoltre, attraverso l’utilizzo della musica si sviluppano i sensi e si amplifica la capacità di ascolto, conquistando così maggior fiducia in se stessi al pari di una conoscenza più consapevole del proprio corpo.

Infine, altro fattore molto importante è rappresentato dal fatto che i bambini acquisiscono il senso dell’autodisciplina, la capacità e la costanza di assumersi e mantenere un impegno e il rispetto per gli altri, sviluppando così anche la dimensione sociale perché la danza è anche fare squadra.

Ultimo ma non meno importante, la magia della teatralità, che senza l’utilizzo della parola insegna a sfruttare la capacità di comunicare con il movimento del corpo e l’espressività del viso.

Ecco perché si può ben dire che la danza non è solo una disciplina sportiva, ma rappresenta un percorso formativo completo.
La danza è aperta a tutti e chi la segue potrà intraprendere un percorso educativo oltre a costituire una forma di svago e divertimento.

Come sostiene Miyado Yoshida: “La danza da gioia ed euforia a tutti coloro che vi partecipano come danzatori e spettatori…il linguaggio della danza non conosce confini, il suo vocabolario è infinito…,e la danza arricchisce l’anima e solleva lo spirito…”.

Per seguire la giusta progressività, per i bambini dai 3 ai 5 anni si consiglia ad esempio di seguire un corso di danza propedeutica, mentre già dall’età di 6 anni si potrà iniziare ad indirizzarli verso ciò che più li attrae tra danza classica, moderna e hip hop.
Quando arriveranno a 10 anni potranno poi scegliere un corso più avanzato e mirato ai loro gusti e alle loro attitudini.

Inutile aggiungere che scegliere una scuola qualificata con insegnanti competenti e dal curriculum di livello rappresenta un passaggio di fondamentale importanza.
Non ci resta che augurarvi di fare le scelte più consapevoli e migliori per i vostri bambini.