Alcune domande e qualche risposta ad una patologia molto insidiosa, la cui insorgenza si può contrastare con uno stile di vita sano
- Cosa è il diabete mellito di tipo 2?
È una patologica metabolica cronica, caratterizzata da eccessiva secrezione di glucosio a digiuno, resistenza da parte dei tessuti all’azione dell’insulina (cioè quella di abbassare la glicemia).
L’insulina prodotta dal pancreas, in definitiva, non risulta essere sufficiente nei soggetti affetti da tale patologia per mantenere nei range fisiologici la glicemia sanguigna.
- Quali sono i fattori scatenanti dalle condizione patologica?
Oltre ad una quota di predisposizione familiare, i fattori di rischio associati a questa malattia metabolica cronica sono la condizione di sovrappeso e in particolare, presenza di adipe centripeto (localizzato nella zona addominale ), l’ipertensione, gli elevati livelli di colesterolo HDL e la scarsa pratica di attività fisica. Ancora troppe persone purtroppo, possono riconoscersi in questo quadro particolarmente rischioso.
- Perché l’esercizio fisico è tanto importante?
Per la prevenzione, ma anche il contenimento del decorso del diabete tipo 2, l’attività fisica è di cruciale importanza.
Essa determina infatti l’aumento della risposta del miocita (cellula muscolare) all’insulina, che viene captata dal circolo ematico e utilizzata da parte del sistema muscolare. L’attività fisica migliora la capacità di ossidazione del glucosio da parte del miocita, abbassando così la glicemia.
- Con quali risultati?
La glicemia e l’insulinemia risulteranno sensibilmente diminuiti e, assieme a questo risultato, avverranno anche altre azioni benefiche atte a prevenire la sindrome metabolica e le patologie ad esse associate: diminuzione peso corporeo, diminuzione adipe addominale, diminuzione colesterolemia, diminuzione FC a riposo.
- Ma quale attività fisica svolgere?
Attenzione! Cosa si intende per attività fisica? E quale svolgere? L’esercizio fisico, come abbiamo visto, è in grado di modificare il nostro corpo e porre in essere degli adattamenti fisiologici benefici per l’organismo.
Ma per farlo, deve essere dosato, calibrato e scelto, proprio come un farmaco.
Di fondamentale importanza risulta, infatti, verificare i parametri fisiologici del soggetto che svolge l’attività, al fine di valutare l’intensità degli esercizi da scegliere (un’ intensità troppo elevata, ad esempio, porterebbe il sistema muscolare ad utilizzare delle fonti energetiche che bypassano l’uso degli zuccheri ematici).
Pertanto non un’attività a caso, bensì consapevole, equilibrata e finalizzata a prevenzione e salute.
Monica Mannai
Chinesiologa
immagine tratta da:
https://www.ausl.pr.it/cura_prevenzione/celiachia/diabete-attivita-fisica.aspx