LOMBALGIA E STRESS, UNA QUESTIONE DI RESPIRAZIONE?

In questo articolo parleremo di lombalgia, ovvero di quelle algie che si localizzano nel tratto lombare del rachide, quello che molti più o meno impropriamente definiscono “mal di schiena”.

Il termine algia deriva del greco álgos, che significa ‘dolore’, ed è quasi sempre utilizzato in parole composte per significare un dolore circoscritto e localizzato in una zona ben precisa identificata dal primo termine della parola stessa.

La lombalgia, comunemente definita mal di schiena è un problema estremamente diffuso nei paesi ad alto tasso di industrializzazione, e rappresenta una patologia che colpisce soprattutto la popolazione adulta, ma anche la popolazione più giovane con un’incidenza maggiore tra i 30 e 50 anni.

Secondo i dati del Ministero della Sanità, in Italia il “mal di schiena” colpisce circa l’80% della popolazione almeno una volta durante la vita; ogni anno fra il 15% e il 45% della popolazione adulta viene colpita da episodi di sofferenza di questo tipo.

I fattori predisponenti alla lombalgia sono diversi, fra essi ricordiamo: la mancanza di esercizio di estensione lombare, le flessioni frequenti, cattive posture sia in posizione seduta sia in stazione eretta, movimenti bruschi ed inadeguati, la stanchezza, lavori particolarmente pesanti o che richiedono posture scorrette (tipo restare in piedi per parecchie ore), sollecitazioni anomale e marcate del rachide nell’ambito del fitness. Tuttavia, una possibile causa che troppo spesso viene sottovalutata è lo stress.

A volte può capitare che un soggetto accusi mal di schiena senza però evidenziare nessun problema a livello delle strutture del rachide o di organi a questo vicini.
Freud fu il primo a descrivere l’esistenza dei cosiddetti dolori psicosomatici, ovvero un meccanismo inconscio attraverso il quale si “genera” un’algia in una zona del corpo, quale reazione maggiormente “sopportabile” a una serie di problemi o situazioni di disagio psichiche altrimenti ingestibili.

Non ci dilungheremo nella trattazione dei problemi psicosomatici che richiederebbero una disquisizione complessa e che non sono tuttavia da considerare come mera costruzione psichica.
Possiamo però dire che certe manifestazioni tendono a presentarsi con casistiche ricorrenti; ad esempio nelle donne il dolore alla zona lombare è spesso sintomo di conflitto interiore, mentre negli uomini potrebbe segnalare l’incapacità di sentirsi realizzati.

Spesso infatti la presenza di un forte mal di schiena non trova magari riscontro negli esami strumentali (Elettromiografie e Risonanze Magnetiche), e non si evidenziano patologie evidenti.
Gli studi clinici infatti riportano che in molti casi le persone affette da mal di schiena, hanno evidenziato una diretta correlazione tra l’insorgere del dolore e particolari condizioni di stress psicosociale o di conflitto interiore.

La tensione e lo stress, dunque, possono colpire direttamente la colonna.
Uno dei punti critici dove si concentrano le emozioni “violente” è il tratto lombare.
Molti studenti, ad esempio, riportano un forte mal di schiena dopo aver sostenuto un esame difficile, descrivendo il dolore come una bastonata.

Pertanto, quando lo stress diviene costante a causa delle circostanze di vita o di tratti comportamentali, i muscoli della schiena si possono contrarre in maniera eccessiva fino a divenire dolenti.

La famosa studiosa e fisioterapista francese Françoise Mézières asserì come il diaframma, la cui funzione respiratoria è nota, fa parte dei muscoli “lordotizzanti” insieme ad altri muscoli quali ad esempio lo psoas-iliaco, i quali in estrema sintesi, contraendosi agiscono sia sulla curva lombare che sul bacino, provocando una reazione a catena che si manifesta con i sintomi dolorosi.

Ne deriva pertanto che gli esercizi di respirazione, e quindi di rilassamento, possano apportare benefici molto importanti nella cura di queste patologie.
L’esercizio di respirazione diaframmatica o addominale è una delle tecniche di rilassamento più conosciute.

Questo tipo di respirazione coinvolge la parte addominale del nostro corpo attraverso il diaframma (per questo sembra che stiamo respirando con la pancia) e ci permette di realizzare delle inspirazioni ed espirazioni più profonde, rallentando sia la frequenza cardiaca, sia quella respiratoria ed è per questo utile nei casi di ansia, stress e di attacchi di panico.

Per le connessioni anatomiche tra diaframma e tratto lombare in precedenza accennate, si può quindi affermare che la respirazione diaframmatica, e quindi una corretta funzionalità di questo muscolo e un suo equilibrato rilassamento, vanno ad allentare le tensioni anche a livello lombare, permettendo ai muscoli paravertebrali contratti di allungarsi, alleviando così anche la lombalgia.

Si tratta di un’esercizio relativamente semplice che si può fare in ogni luogo e non necessariamente in palestra.
Dovremmo riabituarci ad utilizzare la respirazione diaframmatica più volte al giorno, anche in ambienti quotidiani come davanti alla televisione o al lavoro, perché questo gesto diventi qualcosa di naturale per poterne trarre i maggiori benefici.

Infine, da non sottovalutare, di grande aiuto risultano essere terapie alternative quali appunto l’attività fisica, in modo specifico tutte quelle attività che ruotano intorno alla ginnastica posturale e al pilates.

Sono metodologie di lavoro che prediligono lo sviluppo della conoscenza di sé stessi e il conseguente controllo psicofisico.
Per i sintomi e le problematiche che si stanno analizzando, esse operano e cooperano attraverso diversi metodi di rilassamento, allungamento, mobilità ed infine riallineamento posturale.

Alessandro Giovanelli
Chinesiologo – specializzando in attività motorie preventive e adattate
Le immagini, al solo scopo illustrativo, sono state tratte dai siti:

Michele Fornaro Osteopata


https://www.atuttoyoga.it/

BIBLIOGRAFIA:
DENYS-STRUYF G., Il manuale del mézièrista. Volume 1, Roma, MARRAPESE, 1996
FRANZON L., Recupero Funzionale. Il ruolo del personal trainer nella fase post-riabilitativa, Ravenna, CENTRO STUDI LA TORRE SRL
SITOGRAFIA:
www.guidapsicologi.it
www.sanraffaele.it
www.somatologia.it